«Metteremo chiodi sul percorso». «Blocchiamo le strade». «Io direi di non farli passare». Queste alcune delle minacce comparse su Facebook a proposito della tappa del giro d’Italia nel Bellunese in programma il 28 maggio.
Messaggi pubblicati sulla pagina del presidente della Provincia, sotto il post che dava notizia del tracciato della corsa.
Le invettive sono legate al malcontento suscitato tra gli addetti ai lavori dall’annullamento del Rally Bellunese diposto dalla Prefettura, annullamento dovuto al mancato rispetto di alcune prescrizioni di sicurezza.