Presentato in municipio a Quero lo studio di fattibilità sulla fusione tra Quero Vas e Alano di Piave. Una possibilità, quella dell’unione tra i due territori, che negli ultimi tempi ha ripreso quota e della quale le amministrazioni interessate stanno discutendo.
Tra i vantaggi prospettati nello studio, il mantenimento dei servizi, con investimenti mirati allo sviluppo di nuove progettualità per la popolazione e un livello di tassazione più basso.
Con la fusione, inoltre, il Comune unico beneficerebbe di un fondo statale di 800mila euro per dieci anni, al quale si aggiungerebbero altri 500 mila euro dalla Regione nell’arco di tre anni.
Sul tavolo anche la questione della differente situazione economica dei due enti, con Alano che ha a bilancio un debito del 128 per cento sulle entrate correnti e Quero Vas del 76 per cento. Diverso anche l’ammontare delle entrate, con la conseguente necessità – in caso di unificazione – di rivedere l’assetto finanziario complessivo.
Secondo lo studio di fattibilità, entro ottobre 2023 dovrebbe essere proposto ai cittadini il referendum con cui esprimersi sulla fusione. Nel frattempo, i sindaci si sono impegnati a discutere nel dettaglio il tema in una serie di incontri con la popolazione.