Jesus Marini Parissi. «Mi piace Belluno. Vivere tra le Dolomiti è un mio grande sogno»

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Ciao a tutti. Mi chiamo Jesus Marini Parissi e sono nato e cresciuto a Huatusco, Veracruz, in Messico. Ho 30 anni, trascorsi per la maggior parte nella mia città. Nel 2008 mi sono trasferito a Città del Messico per conseguire una laurea in ingegneria meccatronica, che mi ha dato l’opportunità di sviluppare il mio progetto di tesi presso la Stanford University. Dopo aver lavorato per un paio d’anni, mi sono trasferito in Italia, a Milano, per seguire il corso di Laurea Specialistica in Design & Engineering al Politecnico di Milano. Durante la fine del percorso accademico ho avuto l’opportunità di fare un tirocinio, come ricercatore, al MIT Design Lab in Cambridge (Massachusetts). Terminato il tirocinio sono tornato a Milano per preparare la tesi e laurearmi. Attualmente sono a Milano e sto pensando di restare in Italia per conoscerne meglio la cultura e le persone.

Perché hai deciso di studiare in Italia?
Ho preso la decisione di studiare in Italia sostanzialmente per due motivi. Il primo è che ho sempre avuto il sogno di venire in Italia per conoscere le mie radici e vedere con i miei occhi le terre dei miei avi, imparando cosa significa essere italiano; il secondo è la creatività italiana. Sono sempre stato attratto dal creare, progettare e innovare. Per me il posto perfetto per realizzare tutto questo è l’Italia: una cultura in cui l’estetica e la funzione assumono un alto significato.
Al Politecnico di Milano, ho avuto la possibilità di unire la mia passione per l’ingegneria alla progettazione del prodotto. Direi che è stata una delle migliori decisioni che abbia mai preso in vita mia e sono davvero felice di aver avuto il coraggio di trasferirmi qui.

Ti piacerebbe vivere a Belluno?
Mi piacerebbe tanto vivere a Belluno. Vivere vicino alle Dolomiti è sempre stato un sogno che spero un giorno di realizzare. Penso che sia un posto ricco non solo per il suo paesaggio, ma anche per la sua storia e lo sviluppo raggiunto negli ultimi anni. Inoltre, sarebbe un grande onore per me vivere nella zona dove hanno vissuto i miei antenati.

Qual è il tuo legame con l’Italia?
Giovanni Parissi Lasti da Villa Lagarina e Belluno, da parte di mia madre, e Mauro Marini Ferrari da Bozzolo (Mantova), da parte di mio padre. Entrambi migranti in Messico durante gli anni alla fine dell’Ottocento.
Un anno dopo essermi trasferito a Milano ho avuto l’opportunità di visitare Villa Lagarina e dintorni, dove ho trovato paesaggi meravigliosi e tanti posti in cui praticare sport all’aperto, specialmente mountain bike e arrampicata su roccia. Spero in un futuro prossimo di andare a Bozzolo per conoscere il luogo in cui viveva il mio antenato paterno.

Cosa ti aspetti dall’Associazione Bellunesi nel Mondo?
Innanzitutto vorrei ringraziare l’Associazione per avermi dato l’opportunità di raccontare la mia esperienza. Quello che mi aspetterei dall’Abm, o che vorrei vedere, è la creazione di un legame più stretto, specialmente con la generazione giovane di discendenti italiani in Messico, per conoscere meglio le radici delle loro famiglie, la cultura, la cucina italiana; per imparare la lingua da piccoli e aprire la possibilità di scambi culturali. Allo stesso tempo vorrei entrare in contatto con le persone di Belluno, per conoscerne meglio la cultura e il cibo.

Dopo questa tua esperienza italiana, quali sono i pregi e i difetti dell’Italia?
Ovviamente ci sono molte cose positive di questa esperienza in Italia, quindi cominciamo da queste. L’Italia è un Paese pieno di cultura e diversità. La passione che i cittadini mostrano e l’amore per la loro terra è unico. La cucina italiana è una delle cose che mi ha colpito di più, perché c’è una forte tradizione in come e cosa deve contenere il cibo e nella sua qualità. Il clima è qualcosa di unico che, in combinazione con il paesaggio del Paese, offre meravigliose regioni con luoghi spettacolari dove divertirsi. Infine, il modo di vivere: dirò sempre che in Italia le persone sanno come vivere, come godersi la vita in ogni tipo di situazione.
Ora parliamo dei difetti che ho riscontrato in Italia. Per primo, la burocrazia. Ovviamente ogni Paese ha il proprio sistema, ma in Italia è piuttosto complesso e un po’ antiquato. Dovrebbe implementare la tecnologia per velocizzare le tempistiche quotidiane.
Secondo, l’adattabilità a persone straniere. Almeno per quanto riguarda la mia esperienza universitaria, dove molti dei miei colleghi italiani si confrontavano solo con altri italiani, rendendo più difficile l’essere inclusi nella cultura e nella vita quotidiana.
Infine, la mancanza della conoscenza di altre lingue oltre all’italiano. Ho riscontrato che la maggior parte delle persone non parla l’inglese.
In generale, comuque, l’Italia è un Paese fantastico e sono felice di aver vissuto questa esperienza con la speranza di trarne il meglio.