Chiara Contiero. Una bellunese in Giappone

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Mi chiamo Chiara Contiero ho 28 anni e sono nata a Belluno. Fin da bambina ho sempre avuto una passione per le lingue straniere, infatti ho studiato tedesco e inglese alle scuole medie e, per il liceo, ho scelto di iscrivermi al Linguistico (istituto “G. Renier” di Belluno) studiando inglese, tedesco e spagnolo. Mi sono diplomata nell’anno scolastico 2012/2013 e a quel punto volevo intraprendere una sfida: studiare una lingua straniera non europea. Da sempre sono stata appassionata alle culture dell’Asia orientale quindi mi sono sentita da subito propensa a scegliere l’università Ca’ Foscari di Venezia, all’epoca considerata una delle migliori per lo studio delle lingue orientali. Ho scelto il giapponese come prima lingua, dato che non nutrivo forte interesse per il cinese e il corso di Coreano era stato appena creato quindi non vi erano molti feedback per poter fare una scelta.

Perché hai scelto il Giappone come meta di studio?
All’inizio studiavo per puro interesse, non pensavo veramente che il giapponese mi avrebbe portato a vivere lì, ero motivata dalla sola passione. Dopo tre anni e due brevi stage in Giappone mi sono laureata nell’aprile 2017 (sessione straordinaria). 

Perché hai deciso di rimanerci?
Nonostante la laurea sentivo che il mio livello di giapponese non mi soddisfaceva, per cui decisi di provare a fare un anno di studio a Osaka. Partii quindi nell’ottobre 2017 e per un anno frequentai la scuola di giapponese per stranieri ECC di Osaka insieme a studenti provenienti da tutto il mondo, anche se prevalentemente dal continente asiatico. Durante l’anno di studio, per mantenermi, lavoravo in un bar/ristorante e lì conobbi per la prima volta quello che oggi è il mio capo. Parlando scoprii che oltre a conoscere le lingue avevo intenzione di rimanere ancora per un po’ in Giappone e mi offrì il lavoro che svolgo tutt’ora.

Hai avuto delle difficoltà ad ambientarti in Giappone?
All’inizio ambientarsi è difficile, la cultura giapponese è molto diversa dalla nostra. Ma con pazienza, curiosità e spirito d’iniziativa ci si può integrare facilmente. I giapponesi sono sempre felici di insegnare la propria cultura e anche di apprendere qualcosa di nuovo 

Conoscono le Dolomiti in Giappone?
In Giappone sono familiari con il concetto di “Alpi”, ma non con quello di “Dolomiti”. Non ho incontrato nessuno in Giappone che sapesse cosa fossero.

Cosa ti manca e di Belluno e cosa no?
Di Belluno mi mancano la natura e la tranquillità. Osaka è una città molto grande e chiassosa, ma le opportunità lavorative e le scelte per divertirsi durante il tempo libero non mancano. Il cibo giapponese poi per me è buonissimo!